martedì 2 aprile 2013

Dove tutto ebbe inizio


GESTIONE=

dal latino gestio (gero+-tio) -onis, deriva dal verbo gerĕre  che significa (oltre a portare in sé, comportarsi e trascorrere, dal vocabolario di latino IL-L. Castiglioni e S. Mariotti) prendersi carico di una cosa, ossia amministrare.


Dal significato di questo termine si può dedurre come l’ingegnere gestionale sia colui che si occupa dell’organizzazione scientifica e programmata del lavoro in ambito industriale.

La nascita di questo ruolo si può far risalire alla così detta epoca del Rationalism
In questo periodo, gli imprenditori iniziarono a non investire più in beni materiali quali possedimenti e terre, ma in macchine e forza lavoro. Così facendo permisero lo sviluppo della “stagione dei tecnici” (segnata dalla rivoluzione industriale), ossia degli specialisti del settore la cui consultazione era d’obbligo per l’avvio di qualsiasi tipo di manovra produttiva.

E proprio durante il passaggio dalla tecnica dell’artigiano (artesiano) a quella del tecnico (técnicos), per usare le parole di Jose Ortega Gasset, e quindi dall’epoca della produzione artigianale a quella aperta a un mercato industriale su scala internazionale, che iniziò a sentirsi la necessità di una figura che assumesse una posizione di coordinazione e amministrazione e che accompagnasse tutti i processi decisionali con logica e strategia di mercato.

Henry Ford e Frederik Winslow Taylor sono solo alcuni esempi di grandi imprenditori che riuscirono a trasformare l’arte della “gestione” in vera e propria scienza, con tanto di teorie e sperimentazioni.


Henry Ford: imprenditore statunitense e fondatore della Ford Motor Company.


Frederik Winslow Taylor: ingegnere e imprenditore statunitense, innovatore nell'ambito della ricerca sui metodi per il miglioramento dell'efficienza nella produzione. 

In questo contesto nasce, se pur ancora a livello concettuale, la figura dell’ingegnere gestionale che soltanto verso la fine dello scorso secolo diventerà una vera e propria disciplina di studio.

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