lunedì 27 maggio 2013

Divisione e specializzazione del lavoro

Due dei principi fondanti della rivoluzione industriale sono la divisione e la specializzazione del lavoro che vedono come loro teorizzatore Adam Smith (1723-1790) in An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations (Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni) pubblicata nel 1776.


In quest'opera Smith spiega come la suddivisione del lavoro debba avvenire lungo due piani:
  1. Divisione orizzontale (detta anche Macroeconomica):
    il sistema economico si suddivide in diversi rami (settori o industrie) che producono beni, o gruppi di beni, diversi.
  2. Divisione verticale:
    il sistema economico si suddivide in diverse figure professionali e il lavoro si suddivide in distinti ruoli nella produzione (mansioni) che permette una meccanizzazione della produzione. 


Ciò comporta una velocizzazione e un incremento della produzione accompagnata parallelamente da una diminuzione dei costi del lavoro. Per avvalorare la sua tesi riporta un famoso esempio su una fabbrica di spilli:

« Io ho visto una piccola manifattura...dove erano impiegati soltanto dieci uomini e dove alcuni di loro, di conseguenza, compivano due o tre operazioni distinte. 
Ma, sebbene fossero molto poveri e perciò solo mediocremente dotati dei macchinari necessari, erano in grado, quando ci si mettevano, di fabbricare, fra tutti,...più di quarantottomila spilli al giorno.
Si può dunque considerare che ogni persona, facendo la decima parte di quarantottomila, fabbricasse quattromilaottocento spilli al giorno. 
Se invece avessero lavorato tutti in modo separato e indipendente e senza che alcuno di loro fosse stato previamente addestrato a questo compito particolare, non avrebbero certamente potuto fabbricare neanche venti spilli per ciascuno. »

Per quello che riguarda la suddivisione dei ruoli, di fondamentale importanza è quest'estratto:

« Con il progredire della società, la filosofia o speculazione, diviene, come ogni altra occupazione, l'unica o la principale attività professionale di una particolare categoria di cittadini e, come ogni altra occupazione, anch'essa si suddivide in un gran numero di rami diversi, ciascuno dei quali occupa una particolare categoria o un particolare gruppo di filosofi. E questa suddivisione delle occupazioni...accresce la perizia e fa risparmiare tempo.»

In questo senso è interessante notare come Menenio Agrippa, politico romano, sia stato un profeta delle teorie di Smith.    



Egli viene spesso ricordato per il suo apologo che placò un' insurrezione dei plebei (nota come Secessione sul Monte Sacro) in protesta contro i patrizi in quanto ritenevano ingiusta la suddivisione del lavoro che era stata loro imposta.

« Olim humani artus, cum ventrem otiosum cernerent, ab eo discordarunt, conspiraruntque ne manus ad os cibum ferrent, nec os acciperet datum, nec dentes conficerent. At dum ventrem domare volunt, ipsi quoque defecerunt, totumque corpus ad extremam tabem venit: inde apparuit ventris haud segne ministerium esse, eumque acceptos cibos per omnia membra disserere, et cum eo in gratiam redierunt. Sic senatus et populus quasi unum corpus discordia pereunt concordia valent. » 

(Ad Urbe Condita II di Tito Livio)

« Una volta, le membra dell’uomo, constatando che lo stomaco se ne stava ozioso [ad attendere cibo], ruppero con lui gli accordi e cospirarono tra loro, decidendo che le mani non portassero cibo alla bocca, né che, portatolo, la bocca lo accettasse, né che i denti lo confezionassero a dovere. Ma mentre intendevano domare lo stomaco, a indebolirsi furono anche loro stesse, e il corpo intero giunse a deperimento estremo. Di qui apparve che l’ufficio dello stomaco non è quello di un pigro, ma che, una volta accolti, distribuisce i cibi per tutte le membra. E quindi tornarono in amicizia con lui. Così senato e popolo, come fossero un unico corpo, con la discordia periscono, con la concordia rimangono in salute. »

Le teorie di Smith, per quanto vantaggiose da un punto di vista economico, hanno incontrato una forte opposizione da parte di pensatori della portata di Karl Marx (1818-1883). Nel Il Capitale Marx condanna i principi di Smith in quanto porterebbero a un' alienazione dell'operaio riducendolo  "spiritualmente e psichicamente alla condizione di macchina".



Vi consiglio di visitare i seguenti link da cui ho tratto diverse informazioni che ho impiegato in questo articolo:
(26 Maggio 2013)


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