domenica 12 maggio 2013

La porcellana

La porcellana è un particolare tipo di ceramica (dal greco keramos, terra bruciata) molto pregiata riconosciuta come oro bianco che venne per la prima volta prodotta in Cina durante la dinastia Tang. 


Esempio di porcellana cinese. 
"La produzione di porcellana si fonda sull'uso del caolino. Gli antichi cinesi riuscivano a rendere questo materiale particolarmente plastico aggiungendo urina. L’impasto di caolino e urina subiva un processo di manipolazione attraverso l'uso di bufali che, calpestandolo, rendevano l’impasto plastico e resistente allo stesso tempo, tanto da poterla ridurre a spessori simili a quelli della carta senza romperla durante la lavorazione." (http://bioslab.unile.it/allegati/4-ceramici_v3.pdf 11 Maggio 2013)


Il primo a testimoniare in Occidente l'esistenza di questo bene di lusso fu Marco Polo. 

Nel Settecento divenne una dei primi beni di importazione in Inghilterra e il suo commercio fu incentivato dal fatto che la società inglese fosse una grande consumatrice di tè. Il tè era solitamente bevuto in tazze di terracotta, ma ciò provocava degli inconvenienti. Infatti questo materiale si crepava facilmente col calore sprigionato dal tè e quindi gli inglesi erano costretti e diluirlo con il latte in modo tale da ridurre questo effetto (usanza che hanno mantenuto tutt'oggi). La porcellana, invece, è un materiale tanto fragile quanto resistente, per questo era considerata un prodotto privilegiato per bere il tè, oltre che raffinato, e quindi fondamentale per la vita di società della comunità inglese.

William Cookworthy (1705-1780) fu un farmacista e divenne un innovatore nel campo della produzione di porcellana, amico di James Cook e Joseph Banks.


Egli scoprì come il segreto delle porcellane cinesi stesse nell'impiego del caolino, una roccia sedimentaria di cui era ricca la Cornovaglia. Nel 1760 fondò una fabbrica di porcellana a Plymouth  che divenne famosa in pochissimo tempo. 
Figure che rappresentano i quattro continenti.


Tazza con i simboli di Plymouth.


Interessante è notare come i principi base della rivoluzione industriale avessero toccato anche questo campo. Ad esempio inizialmente le porcellane erano dipinte a mano, ma successivamente si capì che per ampliare e accrescerne il mercato si bisognasse operare una standardizzazione del manufatto per rendere più sostenibile una produzione che iniziava a specializzarsi. Ecco che le varie porcellane iniziarono ad essere stampate, mantenendo la stessa raffinatezza di quelle dipinte a mano, con la differenza che i prezzi divennero più economici e la distribuzione più veloce.



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